Oggi la XVI edizione della Bicistaffetta FIAB ha fatto tappa a Pescara. Una sessantina di “ambasciatori della bicicletta” stanno risalendo la costa adriatica impegnati a sostenere il progetto della Ciclovia adriatica da Trieste a S. Maria di Leuca, e far si che questa possa essere inserita nella rete europea di percorsi ciclabili denominata Eurovelo.
Insieme al vicesindaco del Comune di Pescara, al presidente della Provincia e all’assessore regionale delegato al cicloturismo sono stato felice di accoglierli al loro ingresso in città. Nel breve discorso di benvenuto, ho voluto sottolineare che la presenza dell’Università è importante per sostenere questo tipo di iniziative perché il tema delle reti ciclabili non è solo una questione legata alla loro progettazione (necessità di Linee Guida), o al reperimento di risorse per realizzarle (capacità di accedere ai Fondi Europei) e mantenerle (ahimè… non basta realizzarle!).
Lo sviluppo dell’utilizzo della bici nelle nostre città e nei nostri territori è soprattutto una “questione culturale” legata allo stile di vita e al modello di futuro che ci prefiguriamo per noi e per i nostri figli.  La bici infatti non è solo un mezzo di locomozione, o uno strumento di loisir, o un dispositivo per fare sport, ma è un indicatore, una spia, una luce verde che si accende – o che drammaticamente rimane spenta – per indicare il livello di civiltà di un popolo.

…una questione culturale, appunto!