25 Febbraio 2023

LA CAMPAGNA ELETTORALE PER IL NUOVO RETTORE UDA È GIUNTA AL TERMINE

É stata una campagna intensa, per certi versi anomala, dato che è iniziata l’anno scorso quando pareva che fosse in scadenza il mandato del Rettore uscente, per poi continuare dopo la proroga ministeriale.  All’inizio sembrava potessero esserci quattro o cinque candidati.  Ad un certo punto invece era data per certa un’unica candidatura dal Polo di Pescara e due in ambito medico dal Campus di Chieti.

Abbiamo dovuto aspettare il 23 gennaio, scadenza per la presentazione delle candidature, per scoprire che eravamo solo noi due: io e Rino.

Alla fine, è giusto così.

Il prof. Stuppia ed io siamo fra i docenti del nostro Ateneo che possono vantare un curriculum adeguato al ruolo, non fosse altro che per ragioni anagrafiche: due volte direttori di dipartimento, due volte consiglieri di amministrazione, due volte senatori accademici; abbiamo lavorato fianco a fianco in importanti commissioni di Ateneo.  Siamo stati addirittura entrambi candidati nella precedente competizione elettorale 2017.  Vent’anni di governance in UdA.

Io e Rino siamo amici, abbiamo un profondo rispetto uno dell’altro, una stima che ci deriva dalla conoscenza reciproca. Abbiamo dato, ciascuno a modo suo, un contributo che credo tutti ci abbiano riconosciuto, in questa campagna elettorale.  C’è stato un grandissimo fair play tra di noi.  Siamo entrambi consapevoli che l’apporto che ciascuno di noi ha saputo dare non andrà perduto, ma costituirà una “dote” importante per il nuovo Rettore.

Nel corso della campagna elettorale si è aperto un dibattito costruttivo sul futuro della nostra Università e delle sue due città universitarie, era una delle ragioni della mia candidatura.  Una riflessione sui nostri punti di forza, sulle nostre criticità, senza nascondere la polvere sotto il tappeto, con l’obiettivo di rendere Uda e il suo territorio più competitivi a scala nazionale e internazionale.

Anche quando sono state sottolineate opinioni divergenti rispetto ad alcune strategie poste in essere dalle precedenti amministrazioni, lo si è fatto nel pieno del rispetto delle istituzioni, rimanendo coerenti a posizioni assunte da tempo, esercitando quel “senso critico” che è l’anima stessa dell’accademia.  Guai se l’Università si appiattisse al pensiero unico!

Desidero cogliere questa occasione per ringraziare il Rettore uscente, prof. Caputi, per il lavoro che ha svolto.  Sergio ha ottenuto risultati importanti nonostante abbia dovuto operare in un contesto ambientale difficilissimo: le vicende giudiziarie ereditate dalla precedente amministrazione, la pandemia, la guerra, il rincaro dell’energia.

Ora mi godo un paio di giorni riposo, aspettando con serenità l’esito del voto il 28 febbraio.  Allora capirò se l’impegno che ci ho messo, le “100 idee” del mio Documento Programmatico ed io stesso siamo stati apprezzati, nella forma e nei contenuti.

In ogni caso… grazie di cuore dell’attenzione che mi avete riservato!

PF

Intervista al Prof. Paolo Fusero sul rapporto tra l'Università G. d'Annunzio e la città di Chieti
Il Centro 28.02.23
Il Messaggero 28.02.23
Il Messaggero 25.02.23
Il Messaggero 26.02.23
Professore Ordinario di Urbanistica Dipartimento di Architettura Università G. d'Annunzio Chieti-Pescara
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