SPOILER: LE PRIME IMMAGINI DEL NUOVO CAMPUS PINDARO
Si è appena conclusa la Summer School 2024 del Dipartimento di Architettura di Pescara, che quest’anno è coincisa con i Blended Intensive Programme (BIP) e il progetto europeo Ex Mind. Un totale di circa 200 studenti provenienti da 15 Università straniere di 12 Paesi europei*.
Una bella atmosfera universitaria che ha pervaso di energia positiva il Polo Pindaro per 12 giorni full immersion.
I lavori della Summer School, primo step del contributo dei Dipartimenti politecnici UdA al progetto di ampliamento del Campus di Pescara, saranno presentati al pubblico il 2 dicembre 2024 all’Aurum, dove mostreremo per la prima volta il Master Plan della nuova Cittadella universitaria che stiamo progettando**.
Intanto vi “spoilero” alcune immagini del progetto di riqualificazione degli spazi esterni del vecchio Polo Pindaro, l’attuale sede universitaria, elaborati all’interno dei Laboratori di laurea dello scorso anno***.
Per vedere invece il Master Plan dell’ampliamento del Campus elaborato all’interno della Summer School di quest’anno, dovete aspettare l’evento di dicembre.
Il secondo step saranno i Laboratori di laurea, appena iniziati, che ci attendiamo portino le prime tesi per la sessione estiva 2025 ad aprile, tutte le altre a luglio. In quelle date saremo in grado di consegnare al nostro Ateneo i progetti di dettaglio di ogni lotto funzionale e i relativi costi. Dopo di chè potranno partire le prime gare internazionali per l’assegnazione dei lavori.
I lotti funzionali sui quali interverremo sono:
- ristrutturazione del vecchio Pindaro e dei suoi spazi aperti (quelli “spoilerati” oggi);
- nuovi edifici per i Dipartimenti politecnici nelle aree di proprietà UdA sul retro del Polo attuale;
- nuova Biblioteca e nuova Aula magna nelle aree di proprietà UdA sul retro del Polo attuale;
- casa dello studente, foresteria e servizi per gli studenti nell’area della caserma dei Vigili del Fuoco;
- nuovi uffici nell’edificio ex Caserma di Cocco e rigenerazione del Parco pubblico con infoltimento della vegetazione attuale e nuovi impianti sportivi all’aperto;
- rete degli spazi pubblici di connessione della Cittadella universitaria con il tessuto urbano esistente e nuova stazione ferroviaria;
Un progetto ambizioso, che vedrà la compartecipazione di molti attori e che darà origine ad un importante processo di rigenerazione urbana di questa parte di città. Un progetto complesso che si realizzerà per fasi attuative pluriennali: la prima è quella in corso della riqualificazione degli spazi aperti del vecchio Pindaro. Poi la ristrutturazione dell’edificio esistente e la realizzazione dei nuovi edifici, delle piazze e degli spazi verdi sulle aree retrostanti. L’ultima fase sarà la casa dello studente e la foresteria nell’area attualmente occupata dai VV.FF., perché si dovrà prima provvedere a trovare una localizzazione per i vigili del fuoco e realizzare la nuova caserma.
Il Master Plan ha di conseguenza una dimensione temporale di lungo periodo, un iter di realizzazione che si protrarrà negli anni, e che certamente sarà costellato di difficoltà di ogni tipo, a cominciare dalle coperture finanziarie, e dalle decine di complicazioni tecniche, amministrative, politiche, che certamente incontreremo.
Ma questo progetto rappresenta una svolta epocale nelle politiche universitarie pescaresi. Dopo decenni di interminabili discussioni accademiche, di “stop and go”, di “allettanti” soluzioni alternative, che hanno di fatto bloccato lo sviluppo dell’Università pescarese, finalmente la comunità accademica si è trovata d’accordo sul progetto di ampliamento che conferma la vocazione di Cittadella universitaria aperta, di questa parte di città.
Siamo quindi consapevoli delle problematicità che ci attendono, ma siamo determinati come mai nel volerle affrontare!
Vediamo all’orizzonte quello che è stato per anni il sogno di alcuni visionari, e che ora grazie alla nuova governance può diventare una stupenda realtà collettiva per conferire all’Università G. d’Annunzio e alla città di Pescara la competitività che meritano nel panorama nazionale, dove non è più sufficiente la qualità della didattica e il valore della ricerca, ma diventa sempre più necessaria anche l’attrattività della sede universitaria e i servizi che vengono offerti agli studenti, dall’Università e dalla città.
Se siete interessati a questo grande processo di “sviluppo dal basso” (gli anglosassoni lo definirebbero bottom up), che può diventare un modello di progettazione partecipata di un moderno campus universitario aperto alla città, rimanete in contatto con noi. Saremmo davvero felici di veder crescere una comunità non solo di studenti e di docenti, ma di residenti, di associazioni, di imprenditori, di commercianti, di professionisti,… che prende a cuore questo progetto capendone l’importanza strategica per l’Università, ma soprattutto per la città!
Vi aspettiamo all’Aurum il 2 dicembre, intanto godetevi queste prime immagini “spoilerate”…
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Credits:
* I BIP ed Ex Mind sono stati coordinati dai proff. Pignatti, Angrilli, Potenza, Gruosso, Mastrolonardo, Angelucci e Camiz, con la collaborazione dei dottorandi Morelli, D’Ignazio, Di Cinzio e Ciuffreda.
** La Summer School 2024 è stata coordinata dai proff. Bilò, Clemente e Misino, con la collaborazione dei dottorandi Costantino, Gabriele, Nanni e Almonti.
*** Le immagini dei progetti presenti in questo articolo sono tratte dal Laboratorio di laurea 2023 coordinato dai proff. Calabrese, Basti, Montelpare; laureati sessione estiva 2023-24 archh. Marzi, Giancola, Di Giambattista, Carbone, Remigio, Giannotta; borsisti Melideo, Mora, Sammartino, Gregori.
PS: Cliccando sulle immagini dei progetti si possono ingrandire per meglio evidenziare la comparazione con lo stato di fatto, riportato in alto a destra.
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