13 Ottobre 2017

FUSERO CONFERMATO DIRETTORE DI ARCHITETTURA

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Paolo Fusero è stato confermato alla guida del Dipartimento di Architettura per il prossimo triennio 2017-20. 46 Votanti, 43 voti favorevoli, 2 schede bianche, 1 scheda nulla. Piena fiducia quindi dei colleghi architetti alla linea che Fusero aveva già indicato nel precedente mandato: innovazione nell’offerta didattica, organizzazione delle piattaforme di ricerca di Dipartimento, fare sistema con il territorio, attenzione particolare alle esigenze degli studenti.

Sono contento di questo risultato plebiscitario? “Certo avere conferma della stima dei colleghi e del gradimento delle linee politiche e scientifiche portate avanti in questo primo mandato è una bella iniezione di fiducia che mi rende orgoglioso e che mi sprona a lavorare sempre di più.”

Quali sono i punti programmatici per il prossimo triennio? “Il mio programma per il prossimo triennio è sintetizzato in un decalogo di obiettivi strategici. Innanzitutto consolidare i buoni risultati raggiunti nello scorso triennio, a partire dalle immatricolazioni dei nostri due corsi di laurea, Architettura e Design. L’anno scorso per la prima volta dopo quasi un ventennio siamo riusciti a ribaltare il trend negativo delle iscrizione alla facoltà di Architettura, una tendenza nazionale che naturalmente ha risentito in questi anni della crisi del mercato edilizio. L’offerta formativa dovrà poi essere ampliata con un Master che prosegua il percorso del corso di laurea in Architettura e una specialistica in Design. Stiamo riflettendo proprio in questi giorni sul taglio scientifico da dare a questi progetti didattici, che deve essere da un lato attento alle nuove esigenze del mercato e dall’altro definire una precisa identità culturale del nostro Dipartimento. La qualità dell’offerta didattica e l’organizzazione logistica degli spazi dove si tengono le lezioni sono la prima cosa da assicurare ai nostri studenti per garantire loro il massimo comfort possibile. Un altro punto programmatico importante è il Centro Studi di cui il Dipartimento si è dotato e che in questo secondo mandato deve spiccare il volo. Sarà nominato un direttore del Centro Studi, a cui saranno affidate le risorse necessarie in termini di organico, che dovrà coordinare le piattaforme di ricerca multidisciplinari attraverso i bandi competitivi europei. Al Centro Studi sarà affiancato uno spin off, ossia un organismo di diritto privato a beneficio dei nostri giovani neolaureati avente come scopo l’impiego, in chiave imprenditoriale, dei risultati della ricerca del dipartimento al fine di sviluppare prodotti e servizi di carattere innovativo. L’internazionalizzazione è uno dei temi su cui il nostro Dipartimento ha maggiormente lavorato in questi anni. In questo momento sono attive ben 24 convenzioni internazionali che ci garantiscono scambi scientifici in Europa, negli USA e in America latina. In dirittura di arrivo nuove convenzioni con altre università in Grecia, Siria, Cina, Emirati Arabi, Iran e Giordania. Dal punto di vista dell’edilizia universitaria, di concerto con l’Ateneo, abbiamo in programma le manutenzioni della sede storica del Polo didattico e la riprogettazione degli spazi esterni che danno su viale Pindaro, potendo finalmente demolire i due fabbricati dove alloggiavano le vecchie centrali termoelettriche. Questi interventi della nostra Università si porranno in sinergia con gli altri interventi programmati dal Comune su viale Pindaro e quindi tutta l’area dell’Università potrà davvero assumere i connotati di Campus urbano diffuso.”

Più volte il Rettore Caputi ha fatto cenno all’idea del Politecnico di Pescara. “Nei programmi elettorali di tutti i candidati Rettori l’attenzione al polo pescarese è stata individuata come una priorità. Con Caputi abbiamo parlato a lungo del completamento del programma edilizio del campus che comprende una nuova biblioteca (il cui iter amministrativo è già da tempo avviato) e un nuovo polo didattico con aule e laboratori. L’area politecnica come le altre aree scientifiche pescaresi potrà avere grandi benefici da queste nuove strutture e a quel punto la nostra università e il nostro territorio potranno essere davvero competitivi a livello nazionale ed internazionale.”

Quali sono i rapporti con la nuova governance di Ateneo? “Il mio Dipartimento e il bacino elettorale che si era formato intorno a me, dopo le prime tornate elettorali nelle quali aveva espresso la sua fiducia nei confronti della mia candidatura, si è trovato unanime nel far convergere i voti su Caputi che grazie a questo apporto è stato eletto Rettore. Le affinità che mi legano anche personalmente a Caputi d’altronde sono di antica data e non posso nascondere che se prima il mio Dipartimento ed io stesso eravamo per così dire “all’opposizione” dei precedenti vertici universitari, ora ci troviamo in perfetta sintonia.”

Quali sono i rapporti con il territorio? “Fare sistema con il territorio di appartenenza traguardando obiettivi di competitività territoriale è una linea politica che ho perseguito fin dall’inizio del mio primo mandato. Numerosi i rapporti anche sanciti da convenzioni che ci hanno visti vicino alle amministrazioni locali e alla Regione. Ricordo ad esempio la piattaforma di ricerca “verso Pescara 2027” che ha dato il via al recente programma di interventi sulla città, o le collaborazioni con la Regione per l’Expo di Milano o per le reti ciclabili e fluviali. Come spesso ripeto il compito che le Università devono assolvere nei confronti dei territori in cui operano deve essere di supporto scientifico e di stimolo culturale, affiancando le amministrazioni pubbliche con spirito collaborativo, senza naturalmente rinunciare, in piena autonomia intellettuale, a manifestare le proprie posizioni scientifiche.”

Professore Ordinario di Urbanistica Dipartimento di Architettura Università G. d'Annunzio Chieti-Pescara
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